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Susanoo: Il Dio delle Tempeste e il Ribelle del Pantheon Giapponese

Tra le figure più affascinanti e turbolente della mitologia giapponese, Susanoo emerge come il dio delle tempeste, una forza della natura incarnata. Fratello di Amaterasu, la dea del sole, e di Tsukuyomi, il dio della luna, Susanoo è tanto imprevedibile quanto cruciale nell’equilibrio cosmico.

Conosciuto per il suo carattere irruento e le gesta drammatiche, Susanoo è protagonista di alcuni dei racconti più famosi della mitologia shintoista. Attraverso le sue azioni, spesso impulsive e distruttive, Susanoo rappresenta non solo il caos delle tempeste, ma anche la possibilità di redenzione e creazione.

Origini e Natura di Susanoo

Susanoo, come i suoi fratelli, nacque dal rituale di purificazione di Izanagi dopo il suo ritorno dal mondo sotterraneo. Mentre Amaterasu emerse dall’occhio sinistro di Izanagi e Tsukuyomi dal destro, Susanoo fu generato dal naso del dio, incarnando fin dalla nascita la sua natura tumultuosa e selvaggia.

Spesso associato al mare e alle tempeste, Susanoo è descritto come un dio dal temperamento imprevedibile. La sua rabbia e impulsività lo portano a scontrarsi frequentemente con gli altri dèi, specialmente con sua sorella Amaterasu, la figura più venerata del pantheon giapponese.

La Rivalità con Amaterasu

Uno degli episodi più famosi che coinvolgono Susanoo è il suo confronto con Amaterasu. Esiliato dai cieli a causa del suo comportamento irrispettoso, Susanoo si recò nel regno di sua sorella, scatenando il caos. Durante la sua visita, distrusse le risaie celesti, gettò immondizia nel suo palazzo e, in un gesto particolarmente crudele, gettò un cavallo scuoiato nella sala dove Amaterasu stava tessendo.

Questo atto oltraggioso spinse Amaterasu a nascondersi nella grotta di Ama-no-Iwato, privando il mondo della luce del sole. Solo grazie a un ingegnoso piano degli dèi, che coinvolse danze rituali e specchi, Amaterasu fu persuasa a uscire, riportando la luce al mondo. Questo mito sottolinea la tensione tra Susanoo e Amaterasu, ma anche l’interconnessione delle loro forze, necessarie per mantenere l’ordine naturale.

La Lotta contro Yamata-no-Orochi

Nonostante la sua reputazione di dio ribelle, Susanoo è anche protagonista di un mito di eroismo e redenzione. Dopo essere stato esiliato sulla terra, Susanoo incontrò una famiglia disperata, vittima di un terribile serpente a otto teste chiamato Yamata-no-Orochi. Ogni anno, il mostro chiedeva in sacrificio una delle loro figlie, e solo una giovane era rimasta.

Susanoo si offrì di salvare la ragazza in cambio della sua mano in matrimonio. Con astuzia, preparò otto grandi barili di sake e li dispose come trappola. Quando il mostro si avvicinò e bevve, cadde in un sonno profondo. Susanoo ne approfittò per decapitare Yamata-no-Orochi, trovando all’interno di una delle sue code la leggendaria spada Kusanagi-no-Tsurugi (Spada del Serpente Tagliato). Questa arma fu successivamente donata ad Amaterasu, diventando uno dei tre tesori imperiali del Giappone.

Susanoo: Un Dio Complesso

La figura di Susanoo è intrisa di dualità. Sebbene rappresenti il caos e la distruzione, è anche un dio creativo e protettivo. Dopo la sconfitta di Yamata-no-Orochi, Susanoo stabilì un nuovo ordine, costruendo una famiglia e contribuendo all’equilibrio divino.

La sua storia ci ricorda che anche le forze più tumultuose possono essere redentrici, trasformando il caos in opportunità di rinascita.